Mantenimento a lungo termine con Aripiprazolo nei bambini con disturbo bipolare
Uno studio ha valutato l'efficacia a lungo termine di Aripiprazolo ( Abilify ), rispetto al placebo nei bambini con disturbi bipolari.
I bambini di età compresa tra 4 e 9 anni che incontravano i criteri DSM-IV per disturbo bipolare ( I, II, non altrimenti specificato, ciclotimia ) sono stati considerati idonei a ricevere fino a 16 settimane di trattamento in aperto con Aripiprazolo ( fase 1 ).
I pazienti sono stati randomizzati nella fase in doppio cieco dello studio di 72 settimane una volta soddisfatti i criteri di risposta a priori per la stabilizzazione ( fase 2 ).
Durante la fase 2, i pazienti o hanno continuato ad assumere il regime di Aripiprazolo attuale o hanno iniziato un ciclo in doppio cieco con l’interruzione di Aripiprazolo e passaggio al placebo.
L’esito primario per la fase 2 era il tempo alla sospensione a causa di un evento relativo all’umore.
I pazienti sono stati reclutati nel periodo 2004-2008.
Dopo la fase 1, in cui 96 pazienti sono stati trattati con Aripiprazolo, 30 pazienti ( età media: 7.1 anni ) sono stati randomizzati a continuare con Aripiprazolo e 30 pazienti ( età media: 6.7 anni ) sono stati assegnati in modo casuale a placebo.
La dose media di Aripiprazolo prima della randomizzazione per questi pazienti era di 6.4 mg/die.
I pazienti assegnati in modo casuale ad Aripiprazolo sono stati arruolati significativamente più lungo fino al momento della interruzione dello studio a causa di un evento relativo all’umore ( 6.14 settimane in media; P=0.005 ) e della interruzione per qualsiasi motivo ( inclusi gli eventi relativi all’umore ) ( 4.00 settimane in media; P=0.003 ), rispetto ai pazienti assegnati in modo casuale a placebo ( evento relativo all’umore, 2.29 settimane in media; qualsiasi motivo, 2.00 settimane in media ).
Indipendentemente dalla assegnazione casuale, sia il gruppo Aripiprazolo che il gruppo placebo hanno mostrato tassi sostanziali di ritiro dal trattamento di mantenimento nelle prime 4 settimane ( 50% per Aripiprazolo, 90% per il placebo ), suggerendo un possibile effetto nocebo ( ad esempio, la conoscenza di un possibile passaggio dal farmaco attivo al placebo ha aumentato il timore di una recidiva ).
Gli eventi avversi più frequentemente riportati durante il trattamento in doppio cieco con Aripiprazolo hanno incluso mal di stomaco ( 33% ), aumento dell'appetito ( 30% ) e mal di testa ( 30% ).
In conclusione, nonostante la possibilità di un effetto nocebo, questi risultati hanno indicato che Aripiprazolo può essere superiore al placebo nel trattamento a lungo termine dei pazienti pediatrici a seguito di stabilizzazione in aperto con Aripiprazolo. ( Xagena2012 )
Findling RL et al, J Clin Psychiatry 2012; 73: 57-63
Psyche2012 Pedia2012 Farma2012
Indietro
Altri articoli
Relazione tra uso di Cannabis, schizofrenia e disturbo bipolare: uno studio geneticamente informato
La relazione tra disturbi psicotici e consumo di Cannabis è fortemente dibattuta. Il rischio genetico sottostante condiviso è una potenziale...
Effetto della Dexmedetomidina sublinguale rispetto al placebo sull'agitazione acuta associata a disturbo bipolare
L'agitazione acuta è comune nei pazienti con disturbo bipolare e richiede una gestione urgente per alleviare lo stress e prevenire...
Igalmi a base di Dexmedetomidina film sublinguale per il trattamento acuto dell'agitazione associata a schizofrenia o disturbo bipolare I o II negli adulti. Approvato dalla FDA
La Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense ha approvato il film sublinguale Igalmi ( Dexmedetomidina ) per il...
Trattamento con Litio nella prevenzione degli esiti correlati al suicidio ripetuto nei veterani con depressione maggiore o disturbo bipolare
Suicidio e tentativi di suicidio sono problemi di salute pubblica persistenti e in aumento. Studi osservazionali e meta-analisi di studi...
Associazione del trattamento al Litio con il rischio di osteoporosi nei pazienti con disturbo bipolare
L'osteoporosi, un disturbo scheletrico sistemico associato a una sostanziale morbilità e mortalità, può essere particolarmente comune tra gli individui con...
Funzionalità renale nei pazienti con disturbo bipolare con e senza trattamento al Litio rispetto alla popolazione generale nel nord della Svezia: risultati delle coorti LiSIE e MONICA
La rilevanza clinica della nefropatia da Litio è oggetto di dibattito. La funzione renale diminuisce con l'età e le comorbilità...
Psicosi post-partum e sua associazione con il disturbo bipolare
Per più di 150 anni, la controversia sullo stato della psicosi post-partum ha ostacolato la ricerca e ha causato una...
Esposizione al Litio durante la gravidanza e il periodo postpartum nelle donne con disturbo bipolare
Non ci sono dati certi riguardo ai rischi nell'uso del Litio durante la gravidanza nelle donne con disturbo bipolare. E'...
Abilify a base di Aripiprazolo nel trattamento della schizofrenia e del disturbo bipolare I
Abilify, il cui principio attivo è Aripiprazolo, è un medicinale antipsicotico utilizzato per il trattamento della schizofrenia e del disturbo...
Efficacia e sicurezza di Cariprazina a bassa e alta dose nella mania acuta e mista associata a disturbo bipolare di tipo I
Uno studio di fase 3 ha valutato l'efficacia, la sicurezza e la tollerabilità di Cariprazina a basso e ad alto...